giovedì 25 dicembre 2008

IL CASO ELUANA: L’EUTANASIA E’ UN DELITTO NON UN DIRITTO

RIPRISTINATA IN ITALIA… LA PENA DI MORTE?
Abbiamo abolito la pena di morte per i colpevoli condannati con tre gradi di giudizio; la manterremo per gli innocenti senza un regolare processo, senza condanna e senza una legge?La decisione della corte di cassazione di Milano che in “nome e per conto del Padreterno” ordina di sospendere l’alimentazione e l’idratazione di Eluana Englaro, senza possibilità di appello, senza una legge approvata dal parlamento e ratificata dal popolo sovrano, è una bestiale condanna a morte in nome del delirante culto della Dea Libertà.In tutta questa dolorosa faccenda che scuote la coscienza di ciascuno, emerge ancora una volta l’urgenza di dare innanzi tutto una risposta al significato della nostra vita, ristabilendo un rapporto tra questa e il mistero dell’eternità. La morte per eutanasia così come l’aborto, prima di ricorrere ad una legge dello stato per creare nuovi boia a nostre spese, dovrebbe indicare quali sono gli effettivi confini tra la vita e la morte, alla luce della Fede. La proposta di abolire l’accanimento terapeutico di fronte agli stessi malati terminali è una proposta impraticabile, prima perché, l’uomo avverte l’estremo bisogno di aprirsi al mistero della vita; poi perchè ogni giorno la ricerca scientifica ci porta alla scoperta di nuovi farmaci e terapie. L’abolizione dell’accanimento terapeutico, presto o tardi finirà per essere una scusante com'è avvenuto con la famigerata legge 194 che condanna a morte bambini innocenti nel seno materno. Il nascituro d'uno o due mesi di vita è forse meno “essere umano” di uno che raggiunge i 4, i 5 o i 9 mesi? Nel caso poi di Eluana che a seguito di un grave incidente vive con un sondino che permette l’alimentazione e l’idratazione, a nessuno è concesso, tanto meno ad un padre, di affermare che tutto ciò sia accanimento terapeutico contro natura. La risposta più convincente a tutti i bigotti infarciti di giacobinismo ci vengono dalle religiose che da anni hanno assistito la povera Eluana: Se c’è chi la considera morta, supplicano, lasci che Eluana rimanga con noi che la sentiamo viva. Non chiediamo nulla in cambio, se non il silenzio e la libertà d'amare e donarci a chi è debole, piccolo e povero”. Allora perché escludere un altro miracolo come quello eclatante di Gianluca Sciortino, ritornato alla normalità dopo un lunghissimo coma irreversibile?In realtà il vero nodo da sciogliere che sta minando le fondamenta della nostra civiltà, è quello di affrontare il travaglio di una cultura che ridefinisca il concetto d'uomo. Papa Wojthila, riferendosi al cap. 3° della Genesi ci avverte sui pericoli di Adamo, quando riferendosi all’invito del diavolo, ricorda: “Si aprirebbero gli occhi vostri e diventereste come Dio”. In queste parole noi troviamo tutta la tentazione dell’uomo moderno per metterlo in opposizione a Dio fino alle forme estreme in cui il Maligno ha trovato oggi il contesto storico più adatto. L’uomo d’oggi pur di realizzare il mito della propria libertà si riduce a dar sfogo ad ogni forma di brutale istintività. La cultura della droga di massa, dell’edonismo, del relativismo, dell’abortismo e dell’eutanasia, sottratta da ogni legge universale, è giunta ormai ad una violenta ed incontrollata appropriazione di tutto quanto ci circonda, si tratti anche dei propri cari, con il pretesto di lenire il dolore.Eppure nessun uomo potrà mai lenire il dolore ed evitare la morte: questa è la croce di chi la disprezza. Nessun dolore è tragico, tragica è la cecità e la durezza dei cuori, perché ogni morte ha la sua resurrezione.L’uomo non nasce dai laboratori del dottor Jekil, ma è un grandioso progetto di Dio che non si può manipolare. Solo l’uomo, a differenza degli stessi animali, è capace di sopprimere il suo simile in maniera calcolata, con o senza leggi, compiacendosi alla fine del male compiuto. Una nuova legge sull’eutanasia ha il rischio di scimmiottare anche da noi i lager sanitari dei Paesi molto…Bassi, togliendo ogni rispetto che si deve alla dignità della persona e alla sacralità della vita con il pericolo di estendere la pratica anche su soggetti meno a rischio come avviene con l’aborto diventato un mezzo contraccettivo e di pianificazione di massa.Giù le mani dei boia ! Andiamo pure via da questa terra, ma con la speranza di vivere e non per scomparire all’orizzonte come scarafaggi!

venerdì 28 novembre 2008

Giudizi critici

Ecco i principali giudizi critici sull’opera “L’uomo, il silenzio di Dio, i dolori della Vergine” presentata a Foggia il giorno 11 gennaio 2008, da Padre Angelo Marracino, Padre Giancarlo Li Quadri, Padre Luigi, Mimmo Ardu e Ugo Ferrantino :

“Nel suo libro Gilberto Regolo ti fa vedere e capire chiaramente “verità” “errori”, “situazioni”,”pericoli”,”mali” o “danni”che si consumano sotto gli occhi tanto del passato che del presente. Scorrendo il suo libro si comprende subito quanto influsso abbia avuto lo spirito francescano nella sua formazione non solo religiosa, ma anche culturale…” P. Angelo Marracino

Gilberto Regolo con questo saggio storico e mariano ha obbedito a quella vocazione dei fedeli laici che in virtù del battesimo sono chiamati con i talenti ricevuti, a lavorare nella Vigna del Signore, cosi come scrisse papa Giovanni Paolo II, nella Sua Esortazione apostolica” Christifideles laici” P.Giancarlo Li Quadri.

“Con questo libro, Gilberto Regolo, già ministro Ofs, si contraddistingue per la sua coraggiosa difesa, senza se e senza ma, a favore dei Valori che il Magistero della Chiesa ha sempre professato” Mimmo Ardu.

“L’autore, in un flescebach di 190 pagine che invita ad una facile lettura, è riuscito ad evidenziare l’intreccio tra i grandi e dolorosi eventi della storia umana e le Apparizioni più eclatanti della vergine di Nazareth”P. Luigi Lauriola.

“In un’epoca in cui tutto sembra cadere a rotoli, in un mondo dove la cattiveria impera, ecco spuntare un libro controcorrente con un messaggio di pace e di speranza: quello della fede cristiana. Gli echi delle principali apparizioni della vergine,descritti dall’autore in questo splendido volume anche illustrato, sembra voler preannunciare l’attesa escatologica. Lucia Lopriore (Ricercatrice)

“Interessante, ricco di contenuti e di citazioni del Magistero, vero nella denuncia dei mali interni ed esterni alla chiesa. Il filo conduttore del libro di Gilberto Regolo è l’
assoluta certezza che Gesù Cristo è il Signore dell’universo, il Signore di tutta la storia, è l’Alfa e l’omega, è l’unico Dio e vero che ama e che salva. E’ da questa certezza granitica che ogni buon cattolico deve giudicare tutti gli eventi”…Marcello Iuliani.

Gilberto Regolo, saggista e giornalista è l’autore di questa opera originale, il quale con passione e competenza riporta la cronologia di alcuni eventi del passato, per giungere con un’ampia e graduale serie di argomentazioni, alle tragiche realtà che si consumano quotidianamente sotto i nostri occhi. Le Apparizioni mariane inserite abilmente dall’autore, nei vari contesti storici del travagliato cammino dell’uomo, aprono la porta alla Speranza. Maria di Nazareth è il “ponte” di comunione tra cielo e terra, tra l’ Eterno e le creature per soccorrere- nei limiti del libero arbitrio- l’umanità smarrita riscattata dal sangue di Suo figlio”
(Giornalista, On. Cosmo Sallustio Salamini) dal Periodico “L’Attualità”

“Appena ho avuto il dattiloscritto tra le mani, mi sono sentito subito attratto e quasi coinvolto dalla materia ivi abilmente trattata. Eppure avevo dato, come sono solito fare, solo una sbirciata all’indice. Letto in tutta fretta il primo capitolo, sono passato quasi istintivamente, al secondo e poi a tutti gli altri. Il titolo del capitolo seguente mi sembrava ancor più interessante del precedente e così mi sono fermato, soltanto quando sono arrivato alla fine del testo”
Padre Angelo Marracino. (Ordine dei frati minori conventuali della provincia monastica di Foggia, Bari, Campobasso)

Nello spirito di un’antica amicizia con il prof. Gilberto Regolo, avendone sempre apprezzato le sue doti culturali ed umane, non ho avuto alcuna esitazione di chiedere all’Assemblea del Consiglio della Provincia di Foggia, la concessione del Patrocinio dell’Ente, per la pubblicazione del presente volume “L’uomo, il silenzio di Dio, i dolori della Vergine”; nella convinzione di trovarmi di fronte ad un’Opera coraggiosa ricca di testimonianze di fede e d’insegnamenti, in un mondo che mostra segni sempre più preoccupanti di decadenza e smarrimento.
Il Saggio, nel contesto della storia universale della salvezza, non tralascia opportuni riferimenti alla storia mariana della nostra città, della nostra provincia e della nostra Puglia, aprendo alle future generazioni nuovi orizzonti di Speranza e di riscatto.
Un libro che merita sicuramente di essere letto e meditato.
Dott. Sergio Clemente
Presidente del Consiglio della Provincia di Foggia

lunedì 22 settembre 2008

Il commento di Lucia Lopriore (Ricercatrice), nota in campo nazionale per le sue ricerche storiche, rappresenta una delle migliori recensioni, tra le più approfondite e spontanee.
Cliccate sul link qui sotto:
http://groups.msn.com/CentroStudiGiuseppeMartella/ilmisterodellincarnazionenelcultomariano.msnw

MI PRESENTO



Chi sono?Difficile dirlo. Socrate, non a caso, ci invita a meglio approfondire la conoscenza di “se stessi” anzichè indulgere a giudicare gli altri. Cercherò di farlo, con sobrietà, e senza annoiarvi. Mi chiamo Gilberto Regolo, battezzato da Santa Romana Chiesa.Sono nato il 07-07-1930 a Castelnuovo della Daunia provincia di Foggia.Ho vissuto parte della mia infanzia e dell’adolescenza tra i monti Dauni e quelli altrettanto suggestivi dell’Appennino Camerte essendo mio padre di origine pugliese e mia madre di origine marchigiana. Da 45 anni sono felicemente sposato, con due figli, Lara e Marco rispettivamente convolati a nozze che mi hanno donato due meravigliosi nipotini (Ilenia, Alessio e Gianmarco). La famiglia con i suoi valori intrinseci e naturali rimane il punto massimo di riferimento, anche per le future generazioni,Spinto dalla mia vera vocazione, ho conseguito presso l’Università “La Sapienza” di Roma la laurea in Scienze politiche e Sociali, ad indirizzo storico umanistico con la guida di illustri docenti, tra i quali l’indimenticabile Prof. Ciasca di Storia moderna. La passione per l’insegnamento, ereditata da mia madre, mi portò senza indugi ad intraprendere la carriera scolastica come docente di Italiano e Storia presso gli Istituti superiori di secondo grado, dopo aver conseguito due abilitazioni: Storia e filosofia (Scienze Umane) e Materie giuridiche ed economiche.La svolta decisiva della mia vita, si è verificata nel 1980, con l’incontro quasi casuale con Padre Paolino Castrillo, un frate minore tuttora vivente che mi affascinò per i suoi appassionati sermoni presso la nascente Chiesa-Santuario di S. Antonio di Padova in Foggia.Da 27 anni, faccio parte della grande Famiglia francescana (Ofs). Nel 1981, l’assemblea mi elesse come Ministro, incarico riconfermato per quasi nove anni per riflettere sul valore delle vocazioni laicali, inquadrandola nell’ottica di un dono speciale dell’Amore del Padre che chiama i suoi figli, soprattutto peccatori, per sforzarsi di seguire Cristo sull’esempio del Serafico Francesco d’Assisi. Con l’aiuto di Dio e dei numerosi collaboratori, ho svolto gli anni del mio mandato con grande fervore a favore dei più bisognosi della fraternità e fuori di essa, partecipando a convegni, incontri di preghiere ed agape fraterne nelle principali località conventuali di Foggia, Bari e Campobasso. Mons .Salvatore De Giorgi, arcivescovo emerito di Foggia-Bovino, mi nominò delegato Diocesano della Pastorale Sociale e del Lavoro, incarico che con numerosi altri membri, mi portò ad occuparmi più direttamente dei problemi sociali e politici della città, per conto della Chiesa locale, secondo i canoni del Concilio vaticano II.Lo stesso arcivescovo, dopo due anni (1985) ebbe a conferirmi la qualifica di Ministro Lettore ed Accolito.Per pura vocazione, all’età di 63 anni, con una regolare frequenza di oltre quattro anni di studi accademici, ho conseguito il secondo diploma di Laurea di Scienze Religiose ad indirizzo ministeriale presso l’Università Teologica di Puglia, sede autonoma “Giovanni Paolo II “ di Foggia, discutendo la tesi “Etica del lavoro, nella dottrina sociale della Chiesa”. Giornalista e scrittore: la mia passione per il giornalismo mi ha accompagnato lungo tutto il corso della mia vita., collaborando con numerose testate giornalistiche nazionali e locali e centinaia di articoli, editoriali, elzeviri, politica, ottenendo nel 2002 l’iscrizione all’Ordine Nazionale dei Giornalisti elenco pubblicisti.

mercoledì 26 marzo 2008

L’uomo il silenzio di Dio e i dolori della Vergine

LA STORIA DELL’UOMO TRA CIELO E TERRA

FATIMA 90 ANNI (1917-2007)

…CHE COSA E’ CAMBIATO…?

UN LIBRO NUOVO
PER LA TUA MEDITAZIONE
UN’OPERA SIGNIFICATIVA NEL SEGNO DELLA FEDE E DELL’AMORE

di GILBERTO REGOLO

L’UOMO
IL SILENZIO DI DIO
I DOLORI DELLA VERGINE

Introduzione di Padre Angelo Marracino (o.f.m)


EDIZIONE DEL ROSONE

L’Opera
Il Saggio di Gilberto Regolo,
“L’uomo, il Silenzio di Dio,I dolori della Vergine” di 193 pagine pubblicato nel 2007 dalla casa editrice IL ROSONE di Foggia è una nuova ed aggiornata pubblicazione di studi mariani di notevole interesse.
L’Autore, con stile scorrevole ed avvincente ha saputo imprimere al suo pamfhet un carattere storico realistico e socio religioso della storia umana con panoramici riferimenti ai drammatici eventi dei secoli precedenti, a partire dalle dispute tra gli apostoli della chiesa primigenia, fino a comprendere i dolorosi accadimenti che ebbero come protagonisti, popoli e nazioni (scismi, rivoluzioni, totalitarismi, guerre mondiali, terrorismo, secolarizzazione) che hanno fortemente inciso sulla dilagante scristianizzazione.
La frattura tra Dio e gli uomini, tra il bene ed il male, tra Cristo e l’Anticristo, tra scelte di santità e arbitrari errori è sempre ben evidenziata nei vari capitoli. Sullo sfondo emerge la figura di Maria di Nazareth, fonte di Speranza e Mediatrice di Salvezza. L’intreccio tra Cristo e Sua Madre, tra Maria e la Chiesa, tra la Chiesa e l’umanità errante traspare in ogni pagina. L’amore della Beata Vergine con il suo diretto rapporto verso i suoi figli è un capitolo insostituibile nella storia del Cristianesimo, che lo scrittore ha saputo cogliere in modo prudente e persuasivo. Le Apparizioni della Vergine di Nazareth, citate dall’Autore, dalla Madonna dei Sette Veli di Foggia (1731, a quelle di Lourdes (1858), di Fatima (1917) e di Medjiugorjie (1981), e alle tante altre sparse in tutti i continenti sono ispirate a rigorosa dottrina basata su interpretazioni e testimonianze della chiesa universale e di quelle particolari. Gli innumerevoli interventi della Vergine di Sion nella storia umana e la Sua continua materna sollecitudine alla conversione e alla preghiera in un sempre premuroso rapporto personale, non possono che commuovere e convertire anche i più recalcitranti. Di fronte ad una umanità sempre più smarrita sconvolta, agitata, terrorizzata e dissacrata, lo scritto del Regolo contiene precisi messaggi di fede e di speranza.

Per la pubblicazione del presente volume, si ringraziano:

- Dott. Sergio Clemente, presidente del Consiglio provinciale di Foggia
- dott. Carmine Stallone, presidente Ente Provincia
- Signora Lucia Lambresa, insegnante
- Padre Pietro Carfagna, Ministro provinciale o.f.m Puglia e Molise
- Padre Giancarlo Li Quadri Cassini, assistente Reg. Ofs di Puglia e Molise
- Padre Angelo Marracino, Guardiano conventuale chiesa Gesù e Maria
- Mimmo Ardu, Presidente regionale Ofs di Puglia e Molise
- Rev. Padri Luigi, Paolino e Antonio della Comunità parrocchia S. Antonio Foggia
- Ugo Ferrantino, ministro fraternità ofs S. Antonio, Pres. Prov. Forum famiglie
- Dott. Franco Pastore delle comunità neocatecumenali
- Dr. Francesco Petrarola, Direttore Banca di Roma UniCredit,Fg 3
- Prof. Walter Regolo, docente universitario di geriatria
- Prof. F.S Russo delegato prov. Guardie d’Onore Reali Tombe del Pantheon
- Prof.ssa Rina Di Giorgio Cavaliere, presidente Università UNITRE Foggia
- Sorella Teresa da Soncino (Cr), fondatrice missionarie del Perdono e Misericordia

Dedica:

Ai miei due nipotini Ilenia Francesca e Alessio Gilberto
con uno sguardo alle future generazioni:
Fate quello che Lui vi dirà”

Clicca qui e leggi i commenti sui vari giornali locali:

http://www.foggiaefoggia.com/news/dettaglio.asp?id=808

http://www.mediafoggia.it/article/articleview/19174/1/3/

http://www.manfredonia.net/6/4/156/1730

http://www.teleblu.it/news.asp?id=13857

Maria Madre umana e spirituale di tutta l'umanità

"Gioielli Editoriali" CASA EDITRICE CAMELI - ROMA

Questa particolare opera dedicata a “Maria Madre Umana e Divina di tutta l'Umanità” e al Suo Dolore per la travolgente spirale peccaminosa in cui l'uomo sempre prigioniero, è composta da uno storico scrigno contenente vasti capitoli che trattano il culto mariano, attraverso un interrogativo di chi è la Madonna e un grande viaggio - principalmente in Italia - nel Mondo per raccontare il "cammino” di Maria che volle soffermarsi con Amore in molti luoghi e fra tante popolazioni, per ricordare agli umili e ai potenti mortali che il sacrificio del Figlio, non poteva essere dimenticato. Ciò si riscontra attraverso la tradizione che riporta portentosi avvenimenti di apparizioni della Santissima, testimoniate da fedeli ed ecclesiastici, i quali per venerarLa e pregarLa, innalzarono loro in Suo Onore moltissimi Santuari a Lei dedicati.
Fra questi nell'opera ne sono riportati ben 525, dei quali 417 presenti in tutte le regioni d'Italia - compresi alcuni ispirati da un profondo culto per Maria - terra ricca di una vasta e sentita tradizione mariana, per la quale, nei secoli e millenni, furono devotamente costruiti templi realizzati da grandi ed inimitabili architetti con la partecipazione di eccelsi genii italiani della scultura e pittura che rappresentano con le loro opere, dedicate alla Madre di Cristo, un patrimonio artistico - culturale unico al mondo.
Altri non meno importanti - per la venerazione della Madonna - o particolarmente noti per la portentosità di eventi inconfutabili legati a “Maria”, tuttora testimoniano tantissime grazie corporali ed intercessioni spirituali, tra i quali in primis Lourds, Fatima, Czestochowa, ecc. e per citarne alcuni fino ad arrivare in Afghanistan Filippine Giappone India e Australia. La seconda parte dell'opera riflette l'inciso del titolo “Il Dolore della Madonna” con una sintesi storica che mette in evidenza la inconsistente superbia umana in un cammino “evolutivo” sotto il “cappio” del principe del male sempre più potente, a soffocare l'uomo nella sua dimensione corporea ed esistenziale. Il titolo del vasto capitolo “Il Cammino dell'Uomo fra Peccato, Materialismo e Speranza Cristiana”, tratta con inquietanti argomenti - di ieri e di oggi - lo stravolgimento del bene con le sue cause ed effetti sempre più allarmanti per la esistenza della vita sul pianeta Terra. (Gabriele Cameli Editore)

HANNO COLLABORATO ALLA REALIZZAZIONE DELL'OPERA COLLETTIVA: P. Angelo Maria Tentori, Gabriele Cameli, D. Robin Veatherill, Walter Regolo. I bassoriglievi delle facciate dell'opera sono dello scultore A. Ciranna. La presentazione del vasto capitolo dedicato ai più noti Santuari Italiani e del Mondo è stata curata da P. Vincenzo Battaglia ofm Presidente della “Pontificia Accademia Mariana Internationalis, le pitture sono state realizzate da Laura Tarantola, R. Mattia, M. Morelli. Gilberto Regolo devoto mariano ha elaborato un ampio pamflet a carattere storico e socio religioso dei drammatici eventi del passato che hanno inciso negativamente sulla dilagante scristianizzazione.

PER INFORMAZIONI RIVOLGERSI A:
GABRIELE CAMELI
VIA GIUSEPPE CAPOGROSSI N. 50 00155 ROMA
TEL 06/22755097

Dall'Angoscia alla Speranza

Pubblicata nell'anno 1982

L'Opera DALL'ANGOSCIA ALLA SPERANZA, è un'opera storica, dedicata al Pontefice Papa Giovanni Paolo II e al suo pontificato nel triennio dal 1978 al 1981.
Il libro è una sintesi di solo tre anni, del vasto itinerario pastorale del Capo della Chiesa, con particolare attenzione alla dimensione sociale, economica e politica dei problemi contemporanei. Ho dato all'opera una impostazione e un'interpretazione personale, sia della figura del Pontefice sia dell'atmosfera sociale e storica che lo Circondava dal 1978 al 1981.
Papa Wojtyla è ritratto piuttosto con la immediatezza dell'uomo della strada che con stile distaccato dei documentaristi del Vaticano. L'opera (stampata in offset in elegante veste tipografica) è stata allora accolta favorevolmente da qualificati vaticanisti, quali Mons. Baggio e Mons. Del Ton.
La Prima copia dell'opera fu presentata e donata al Papa, il 22-05-1982 presso al sala Nervi, nella stessa giornata dell'Incoronazione del Sacro Tavolo della Madonna dei Sette Veli, protettrice della Città di Foggia.